Il MICROFONO è senza dubbio lo strumento più importante per il nostro lavoro di speaker, doppiatori o cantanti. E stavolta abbiamo la possibilità di testare un prodotto che rappresenta un vero e proprio “pezzo di storia” della registrazione in studio e nel live, ancora tra i modelli preferiti in assoluto. Grazie a PRASE S.P.A., distributore per l'Italia del marchio SHURE, Matteo Mattiacci ha messo alla prova per VOCI.fm il grande microfono SHURE SM7B. Senza dubbio... un'esperienza da raccontare.
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Lo ammettiamo: stavolta eravamo proprio curiosi! Perchè seppure negli anni ci sia passato per le mani audio-equipment di ogni livello e nonostante avessimo già avuto modo di lavorare con il modello SM57 (a detta di molti, “il parente più stretto” di questo microfono), una test-session interamente dedicata allo SHURE SM7B non si era mai presentata dalle parti di VOCI.fm. Non dimentichiamoci che si tratta del microfono con cui “l'immenso” Michael Jackson registrò “Thriller”, il disco più venduto della storia, e che facendo un giro tra le sale di registrazione e le emittenti radiofoniche e TV in tutto il mondo, resta difficile trovarne una che non ne abbia almeno un esemplare “in azione”. Ma perchè un microfono dal prezzo decisamente sotto la media, riesce ad essere spesso preferito a modelli ben più costosi e dalle caratteristiche tecniche altisonanti? Scopriamolo insieme.
In linea con lo stile SHURE, la confezione che contiene l'SM7B risulta compatta ed elegante. Oltre alla grande foto del microfono in primo piano di fronte ad un'immancabile parete piramidale, alla sigla e a poche righe che ne descrivono la tipologia (dinamico a cardiode), quello che più ci colpisce della scatola è senz'altro la scritta “Legendary Vocal Microphone”. Una frase che dice tutto: abbiamo in mano un modello dal suono leggendario, con prestazioni professionali e versatili, che racchiude l'esperienza di 50 anni di tecnologia SHURE. Le pagine del blog ufficiale dell'azienda statunitense raccontano infatti di come l'SM7B sia l'evoluzione naturale del modello SM5, uscito nel lontano 1966 e divenuto in poco tempo uno standard nel mondo broadcast. Chi, come noi, ama la radio, sa bene di cosa stiamo parlando e sul web è facilissimo emozionarsi con vecchie foto dei più grandi disc-jockey di sempre, all'opera di fronte all'SM5. Mantenendo la forma orizzontale di questo primo modello, ma “snellendosi” di molto nelle dimensioni e nel peso, lo SHURE SM7B ingloba una versione migliorata della capsula che ha reso famosi gli SM57 e SM58.
Ce ne accorgiamo subito, quando con non poca enfasi, avvitiamo il “nostro” SM7B all'asta microfonica ed alziamo impazienti il cursore del mixer. E' il primo test che a nostro avviso va sempre fatto, quello “flat”, senza ottimizzazioni di sorta. Restiamo subito colpiti dall'ottima presenza della voce, sia maschile che femminile. L'eccellente risposta alle basse frequenze ci fa subito capire come questo microfono sia particolarmente adatto alla ripresa vocale, nonostante molti lo utilizzino anche su strumenti musicali come chitarra elettrica, basso o batteria, vista la dinamica estesa dai 50Hz ai 20kHz. Iniziamo a divertirci, mettendo alla prova l'SM7B in ogni condizione: dal classico dialogo istituzionale di un talk-show radiofonico, allo spot con voce recitata su vari toni, al set di doppiaggio con marcate caratterizzazioni (siamo passati dalla voce sottile di una bambina a quella profonda e lugubre di un orco!), fino al cantato pop o al rock strillato. In ognuna di queste situazioni, l'SM7B ci ha lasciati a bocca aperta! Nei casi più estremi, risultano utilissimi i filtri HP/LP attivabili tramite gli switch sul retro del microfono, che ne aumentano esponenzialmente la versatilità. Da non sottovalutare l'architettura generale, studiata per ridurre vibrazioni di ogni tipo ed annullare quasi totalmente i rumori che ne derivano. Ad esempio, l'ottima schermatura contro il ronzio elettromagnetico, impedisce fastidiose interferenze generate dai monitor dei computer o da altri dispositivi elettrici. La staffa dal design innovativo assicura un'ottima stabilità e una perfetta integrazione con ogni tipo di asta professionale. In tutte le nostre prove, l'SM7B si è rivelato un eccellente microfono direzionale; in quanto tale, per ottenere una buona presenza della voce, è sempre importante restare allineati di fronte alla capsula. Spostamenti bruschi della testa finiscono inevitabilmente col farsi sentire. D'altro canto, il filtro antivento pre-installato si comporta egregiamente, e di serie viene anche fornita una spugna anti-pop integrativa ideale per attenuare le consonanti esplosive e quindi particolarmente indicata per tutte le applicazioni broadcast.
Quello che ci piace dello SHURE SM7B è la facilità con cui questo microfono riesce ad integrarsi in ogni sistema, dallo studio di registrazione di altissimo livello fino al ben più economico home-studio. Il costo inferiore ai 500 euro, la possibilità di ottenere risultati eccellenti anche in abbinata a pre-amplificatori di tipo “consumer” (come la nostra interfaccia audio “Focusrite Scarlett 6i6”, che costa meno di 300 euro), la pulizia e potenza del segnale in ogni tipo di applicazione, lo rendono una scelta quasi obbligata per chi vuol dare un tono di professionalità al proprio studio senza investire budget esagerati.
Smontiamo il microfono dall'asta e, davvero soddisfatti dal risultato dei test, lo riponiamo nella confezione. Abbiamo avuto parecchie risposte sul perchè questo SM7B sia uno dei microfoni più apprezzati dai professionisti della voce di tutto il mondo: robusto, performante, versatile; un oggetto che è diventato leggenda! Non a caso.
CARATTERISTICHE TECNICHE SHURE SM7B
Tipo: Microfono Dinamico
Risposta in frequenza: 50Hz - 20kHz
Diagramma Polare: Cardioide (unidirezionale)
Output Level (a circuito aperto): -59,0 dB (1,12 mV)
Alloggiamento: Acciaio e alluminio smaltato
Antivento in materiale poliuretanico
Colore: Grigio scuro
Peso: 0,764kg
Recensione a cura diMatteo Mattiacci