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La nostra giornalista Patrizia Simonetti incontra Marco Mete, mitica voce di Duffy Duck e Roger Rabbit ma anche di grandi attori del calibro di Kevin Bacon ed oggi anche art-director dell’opera “Sonetti” che raccoglie le poesie di Giuseppe Gioachino Belli, re-interpretate dai talenti del doppiaggio italiano.

Intervista realizzata da Patrizia Simonetti


Marco Mete, direttore artistico dei “Sonetti del Belli”, questa splendida iniziativa per i romani, ma non solo. Come è nata innanzitutto?
È nata da un atto d’amore, come tutto quello che nasce... ed ha avuto una gestazione lunghissima (ben 7 anni di attesa). Tutto parte dal cercare di non fare proprio una “lettura poetica” con la classica musica “da sonetto”, ma di rendere giustizia alla drammaturgia del Belli, che ha creato tanti personaggi; il divertimento è stato proprio nel cercare di capire come far diventare un sonetto una sorta di “micro-commedia” e dare una voce ad ognuno di questi personaggi, facendoli vivere fuori dalle pagine. Secondo me, Belli li ha visti tutti questi personaggi, camminando per strada li sentiva, li assorbiva e poi li trasferiva sulla penna. Quindi il lavoro in sala è stato molto divertente, ho collaborato con alcuni colleghi che non hanno nessun bisogno della mia direzione vista la loro straordinaria bravura ma che magari hanno avuto piacere nello scambio di opinioni, del mio “occhio” dall'esterno (che poi sarà quello del pubblico).

Che differenza c’è tra fare l’attore, il doppiatore e recitare poesie come in questo caso?
Tutto parte da una base comune, che è il “recitare”, che però viene applicato in maniera diversa in base al mezzo. In teatro viene amplificato attraverso il corpo e l’espressione, nel cinema deve essere tutto più contenuto ed interiorizzato, nel doppiaggio (come in radio ed in ogni altra arte che utilizza solo la voce) devi veicolare tutto attraverso la parola. Il che non significa che il corpo non serva, perché comunque lo utilizzi nelle fasi di doppiaggio, ma soprattutto è la voce a fare la differenza. Per quello che riguarda la poesia, c’è poi una difficoltà ulteriore che è la metrica, l’appoggio, la musicalità della recitazione ed i tempi del verso. Nel caso di Gioachino Belli c’è anche la lingua, perché questo romanesco che lui usa è difficile anche per noi romani, come devono essere pronunciate certe parole, accenti che a volte cambiano, si crea una grammatica ‘’Belliana’’ che Marcello Teodonio (massimo esperto di Belli) ci ha aiutato a rendere al meglio.

Si sente parlare spesso di direzione del doppiaggio, però magari non sappiamo bene di cosa si tratta. Marco Mete, chi è il “direttore del doppiaggio”?
Il direttore del doppiaggio è il “regista” del doppiaggio, colui che sceglie le voci, vede il film, dirige gli attori. E' l'unico che in sala di doppiaggio ha davvero in mano la sensazione del film, conosce bene la materia ed indirizza gli attori verso un fine comune che è la trasformazione dell’opera dalla lingua originale all'italiano. Ogni direttore del doppiaggio ha la sua teoria, c’è chi è più tecnico e chi ha più anima, chi cerca di recuperare il senso chi il suono. E’ una figura secondo me molto importante perché ha le redini di tutta l’operazione di doppiaggio.

E quando sei in sala come doppiatore, ti ritrovi anche con altri direttori immagino?
Certo, per fortuna, perché quando faccio doppiaggio non voglio pensare a tutto il resto ma solo al mio personaggio, devo ricreare nella mia lingua quello che l’attore ha fatto in originale ed ho bisogno di qualcuno che un pò mi mette delle sponde, altrimenti rischio di ”straripare” in qualunque direzione.

Chiudiamo con una curiosità che VOCI.fm si deve togliere sempre: tra tutti i personaggi che hai doppiato ne hai qualcuno “preferito”?
Guarda sono tanti, diciamo che come attore Robin Williams piuttosto che Kevin Bacon. Come cartone animato ci sono Roger Rabbit, Daffy Duck, il Gabbiano de “La Sirenetta” o “Mucca e Pollo”. Quindi... un grande saluto da tutti i miei personaggi agli amici di VOCI.fm da Marco Mete. Ciao.



G.GIOACHINO BELLI - SONETTI Società Editrice Dante Alighieri - per info sull'opera clicca qui

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