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E' vero che le ferie dovrebbero servire per “staccare”, ma non tutti i lavori possono essere messi in stand-by con facilità, come ad esempio accade nel mondo del doppiaggio o della produzione audio a livelli professionali. Accordi di registrazione quotidiana o settimanale, spot urgenti o last-minute, reperibilità o sostituzione di colleghi, creano l'esigenza di un recording-studio che lo speaker deve essere in grado di allestire ed utilizzare anche quando è in viaggio. Difficile? Grazie ai consigli del BLOG di VOCI.fm, molto meno di quanto si possa pensare!

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Grazie alle moderne tecnologie non occorre neanche cercare una location fissa, visto che oggi c’è l’opportunità di registrare persino dalla propria auto; basta trovare un posto tranquillo, poiché ovviamente non ci si può avvalere dell'insonorizzazione di una vera sala di registrazione. Un grande aiuto lo può dare, ad esempio, un garage che ammortizza i rumori provenienti dall’esterno.

Ma a prescindere da questo, se in auto si è da soli, i sedili posteriori possono tranquillamente essere utilizzati come zona di lavoro. Questo perché offrono una più larga superficie di appoggio e le gambe sono libere, per portare su di esse un notebook o un tablet, affiancati da una valida interfaccia-audio e dall'immancabile chiavetta o router-wifi per la connessione ad internet.

Già oggi sono tante le testimonianze di professionisti che riescono a registrare restando comodamente seduti nella propria vettura. Nel caso di veicoli con tetto “vista cielo”, c’è anche il vantaggio di una buona illuminazione, mentre nel caso di veicoli con cruscotto profondo (tipo Suzuki Swift), la scocca interna può diventare un comodo tavolo da lavoro.

Così ci si può permettere di stare in vacanza e allo stesso tempo di lavorare, usufruendo degli optional della macchina. Ma mettiamoci all'opera: in base all'hardware a nostra disposizione possiamo installare i classici software ben noti nel nostro settore: Pro-Tools, Steinberg Cubase/Wavelab, Adobe Audition, Sony Sound Forge, Audacity oppure soluzioni sviluppate anche per i sistemi touch come TwistedWave, economico ma senza compromessi. Basta scaricarlo sul proprio dispositivo (pc o tablet) e in seguito collegare quest’ultimo al microfono. Possiamo optare per un valido Apogee Mic, il quale è munito di un treppiede che si può comodamente adattare all’incavo sotto il poggiatesta o, meglio ancora, nello sterzo. I trucchi per ottenere una buona qualità e potenza della voce sono così semplici che quasi non ci si crede.

Facendosi aiutare dal volante grazie ad un capo morbido, come il pantalone o la giacca di una tuta, si può fare in modo di creare una sorta di conca dove collocare il microfono, per un suono più caldo ed ovattato. Sopra tutto si può installare un classico filtro Antipop, acquistabile ovunque. In alternativa, basta semplicemente prendere un fil di ferro, curvarlo a cerchio e inserirlo in una calza da donna, un modello semplice dai 30 ai 50 den.

Quest’ultimo accorgimento è indispensabile per evitare che le consonanti esplosive generino fastidiosi picchi in fase di registrazione.

Insomma, portarsi il lavoro in vacanza, se davvero indispensabile, non è proprio così complicato. www.voci.fm tornerà ad approfondire questo interessante argomento, consigliandovi i prodotti giusti per personalizzare la vostra auto e costruire uno studio mobile di livello anche a budget ridotto, così da potersi spostare senza perdere il ritmo.

Articolo a cura di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Matteo Mattiacci
 

 

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