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Siete a caccia di un pre-amplificatore economico che suoni bene? Allora oggi abbiamo una buona soluzione! Mario Loreti ha testato per VOCI.fm il “Golden Age Pre 73”, che sembra perfetto per l'home-studio. Sentiamo se suona davvero bene come molti dicono.

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Avendo dovuto smantellare il mio studio di registrazione per ragioni personali, mi sono preso un pò di pausa forzata dal lavoro e da VOCI.fm, però al tempo stesso ho rinnovato qualche strumento ed ho anche acquistato un pre-amplificatoreNeve 1073” e quello che molti definiscono il suo clone, il “Golden Age Project Pre 73”.

Oggi ci occuperemo proprio di quest'ultimo, analizzandone a fondo caratteristiche, pregi e difetti e cercando di confrontarlo con il “Neve 1073”, che costa molto di più.

Iniziamo col dire che, visivamente, questo preamplificatore sembra molto vintage, anche se in realtà di vintage ha poco, a parte il suono che cerca di emulare. Di buono c'è che, come nei veri preamplificatori vintage, questa unità non ha circuiti integrati inseriti nel percorso del segnale audio.

Si tratta di uno strumento dai controlli essenziali, senza fronzoli, che non sfigurerà sicuramente nel vostro studio, ne a livello di immagine ne di suono.

Le funzionalità a disposizione sono molte, alcune delle quali si trovano solo su preamplificatori di fascia (e costo!) superiore.

Questa macchina, piccola nelle dimensioni ma potente nelle prestazioni, dispone di un input microfonico con alimentazione phantom, un gain che può arrivare fino ad 80 Db, il filtro passa-alto con uno switch per togliere 3 DB a 40 o 170 HZ (può servire per eliminare rumori di fondo), 6 DB / octave, un air-EQ a 2 posizioni, +3 o +6 DB a circa 30 KHZ e la possibilità di scegliere l'impedenza tra 1200 Ohm o 300 Ohm.

L'indicatore del livello del segnale, ovvero il VuMeter, è a 4 led.


L'ingresso è combo, vale a dire che ci si può collegare un microfono sia con un cavo XLR che con un Jack 6.3, in più c'è anche un ingresso per il collegamento con una chitarra ed un'uscita line / instrument.

L'alimentatore per il collegamento alla corrente è incluso nella confezione.

Le funzioni sono tutte accessibili tramite dei comodi pulsanti o delle piccole levette. Il gain e l’output si regolano con delle wheel a scatti, l’ultimo tasto a destra consente di emulare il suono di un preamplificatore vintage (forse troppo), ma è una funzione utile da provare almeno una volta.

Il prezzo oscilla tra i 300 ed i 350 euro, quindi davvero una cifra accessibile per chi vuole lavorare di qualità senza però “svenarsi”.

E il suono? Vi faccio ascoltare volutamente qualcosa in bianco (senza base). Quindi, se già non state ascoltando l'articolo ma lo state solo leggendo, vale la pena di cliccare sul tasto “Play”.

QUI trovate anche il test audio separato dal podcast, scaricabile liberamente perché possiate importarlo e analizzarlo nel vostro software audio preferito.



Il microfono usato in questo test è un “Neumann U87”, il segnale finisce poi in una scheda audio piccolina ma molto valida, la "RME Babyface".

Ma quindi il “Golden Age Pre 73” può davvero essere paragonato al “Neve 1073”?

Secondo me no, suona come un Focusrite di fascia alta ma per raggiungere il “Neve 1073” c'è ancora qualche passo da fare. Certo, il “Neve” costa 10 volte tanto, direte... e non posso che darvi ragione!

In sintesi, il “Golden Age Pre 73” è un preamplificatore che stupisce nel rapporto qualità-prezzo ed è indiscutibile che suoni meglio di tante altre unità di marche più blasonate sulla stessa fascia.

Voi cosa ne pensate? Lo usereste per le vostre produzioni con la voce? Fatecelo sapere.

Io tornerò a parlare di audio-equipment professionale qui, sul BLOG di VOCI.fm. Un saluto da Mario Loreti.
  

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