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Il bel tenebroso Neo in Matrix, il poliziotto surfista Johnny Utah in Point Break, il legale del demoniaco Al Pacino in L’avvocato del Diavolo e l’assassino in nero desideroso di giustizia John Wick: signore e signori oggi parliamo di Keanu Reeves e dei suoi tanti doppiatori italiani.

Speciale realizzato da Alessandro Delfino



Il nostro attore dal nome complesso da pronunciare (in hawaiano “Keanu Reeves” significa “brezza leggera che sale dal mare verso i monti”) è rimasto nell’immaginario collettivo per l’interpretazione dell’eletto Neo nella trilogia fantascientifica cult "Matrix", ma in realtà il suo percorso recitativo è molto più vasto di quel che sembra. Partito in sordina a metà degli anni ottanta suscita l’attenzione della critica per il il film "I ragazzi del fiume", ma il suo primo ruolo da protagonista avviene nel film dedicato al mondo dell’hockey "Spalle larghe" e in "Giustizia violenta", entrambi del 1986.


Spazia da piccoli film indipendenti, come "Belli e dannati" del 1991, dove la sua bellezza efebica fa innamorare il personaggio di River Phoenix, a "Point Break", pellicola recitata accanto a Patrick Swayze, che lo rende famoso.

E’ proprio nel 1991 che Keanu Reeves decolla sia con ruoli da protagonista ("Piccolo Buddha", "Speed", "Johnny Mnemonic", "Il profumo del mosto selvatico", "Reazione a catena") sia come co-protagonista ("Dracula di Bram Stoker", "Molto rumore per nulla", "Due mariti e un matrimonio").

Ma sono due film ad imporlo definitivamente nel mainstream hollywoodiano: "L’avvocato del diavolo" del 1997 accanto ad un mostro sacro come Al Pacino e, in particolare, il già citato "Matrix" del 1999, che lo impone come nuovo sex-symbol americano: l’interpretazione intensa e sotto le righe del protagonista della pellicola dei fratelli Wachowski rimane impressa a vita nella storia del cinema, insieme al film che diventa subito un cult.

Nel 2003 riprende il ruolo nella seconda e terza parte ("Matrix Reloaded" e "Matrix Revolutions"), ma continua a variare passando da ruoli negativi ("The Watcher", "The Gift") a ruoli in commedie ("Le riserve", "Tutto può succedere"), continua con la fantascienza ("Ultimatum alla Terra") arrivando addirittura all’horror ("Constantine"), il fantasy in costume ("47 Ronin") e thriller psicologico sempre con un tocco di fantascienza ("A Scanner Darkly").

Ad oggi si dà il merito a Keanu Reeves di aver rilanciato il genere action con i due film "John Wick" e "John Wick 2", riportando il suo carisma al personaggio di John: spietato, ma con un codice d’onore.


Ad oggi, visto il talento e il camaleontismo dell’attore (e il suo timbro ruvido e spesso sussurrato), non è stato facile, come per molti altri attori, trovare la voce giusta in Italia: dai suoi esordi è stato doppiato da tanti bravi doppiatori, ma vogliamo considerare due voci in particolare.

La prima è di Francesco Prando (voce di attori come Daniel Craig, Vince Vaughn, Matthew McConaughey, Guy Pearce, Matt Dillon e Jason Statham) che doppia Keanu Reeves nella prima parte della sua carriera (e anche negli ultimi anni) in film come "Molto rumore per nulla", "Piccolo Buddha", "Speed", "Johnny Mnemonic", "Il profumo del mosto selvatico", "Reazione a catena", "Tutto può succedere", "47 Ronin").


La seconda e, attualmente, la "voce ufficiale" e più ricordata dal grande pubblico è quella di Luca Ward (voce di Russell Crowe, Samuel L. Jackson, Hugh Grant, Gerard Butler e innumerevoli altri) che doppia per la prima volta Keanu Reeves ne "L’avvocato del diavolo" e proseguendo con la trilogia di "Matrix" e tutti i film a venire fino agli ultimi "John Wick".

Se siamo riusciti ad amare il nostro Neo in Italia è stato anche merito delle nostre magiche voci nell’ombra.

E voi? Quale voce preferite? Scrivetelo qui


Le voci più belle di Keanu Reeves:

Riccardo Rossi in “Un mitico viaggio”

Francesco Pannofino in “Freaked - Sgorbi"

Pino Insegno in “Belli e dannati”

Mauro Gravina in “Point Break”

Sandro Acerbo in “Dracula di Bram Stoker"

Francesco Prando in “Piccolo Buddha”, “Johnny Mnemonic”, “Il profumo del mosto selvatico”, “47 Ronin”

Luca Ward in “L’avvocato del Diavolo", “Matrix”, “Le riserve”, “Constantine” e “John Wick”



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